LA NUOVA
Domenica 29 ottobre 2003

Il viario tra storia e curiosità

Osilo,sito internet realizzato da un gruppo di giovani

OSILO. Un ripasso di piccole e grandi vicende storiche, e una fonte di curiosità e di frammenti di vita locale. E’ il “Viario” di Osilo, uno dei link del sito www.osilo.it, realizzato da un gruppo di giovani osilesi appassionati di informatica. Ci sono le piazze: “Brindano”, dal nome dell’arciprete della cattedrale di Sassari, prebendato di Osilo, al centro del­la quale c’era una volta “su puttu’e piatta”; “De Gasperí”, detta “Piazza Carceri”, per via del carcere manda­mentale che su di essa si affacciava.
Via della Repubblica, intitolata alla nuova forma istituzionale emersa dal referendum del ’46, ma prima dedicata alla monarchia(piazza Rennu, come ancora in molti la chiamano); “della Resistenza” di recente istituzione ma indicata ormai diffusamente come piazza del Comune perché su di essa si affaccia il nuovo palazzo municipale; “Regina Elena” meglio nota come piazza del Rosario, in quanto a lato dell’omonima chiesa; piazza Tola tristemente ricordata come “S’Impiccadu”, per via della forca che al suo centro si erigeva per le pubbliche esecuzioni. Ci sono poi i sagrati delle chiese: piazza Chiesa di Santa Vittoria; “Parrocchia” a Osilo; “San Valentino” e “San Sebastiano”, che ricordano chiese ormai scomparse (l’ultima demolita nei primi anni Ottanta); piazza Santa Lucia, che invece conserva ancora la sua chiesetta. Non meno significative le vie che ricordano il passato medievale del borgo e la presenza del castello Malaspina: via Adelasia (figlia del Giudice Mariano II) via Castello, che attraversa il rione di “Mesu iradas” (il crinale che separa le falde del colle); via Brancaleone Doria, via Duchi Di Candia, ultimi titolari della baronia di Osilo fra il 1836 e il 1842, quando lo Stato riscattò i vari feudi della Sardegna; via Eleonora d’Arborea, la grande giudicessa della “Carta de logu”; via Malaspina, per la famiglia lunigiana che tanto profondamente segnò le vicende storiche osilesi. E poi le vie intitolate agli osilesi che a diverso titolo si sono distinti nella storia locale e non solo. Via Pietro Canalis, “il più grande figlio della natia terra”, secondo il Liperi-Tolu, docente d’igiene all’Università di Genova; via Canonico Liperi (il Liperi-Tolu, appunto, autore nel 1913 della monografia “Osilo”, pietra miliare della storia locale): via Antonio Farina. poeta improvvisatore di Santa Vittoria (la figlia, Maria, né seguì le orme, divenendo un raro esempio di donna improvvisatrice); via Giuseppe Fonsa maestro, notaio e segretario di Osilo, fra i protagonisti della costruzione di un’altra delle glorie locali: l’Asilo Infantile Regina Elena. E ancora, via Matteo Ligios, sindaco nel 1908, poi nominato cavaliere della corona d’Italia; via Manunta (Antonio), canonico e membro di una famiglia che anche con altri suoi componenti contribuì non poco alle vicende storiche di Osilo; via Antonio Domenico Migheli, (Osilo 1843 – Oschiri 1910) grande e caustico poeta in lingua sarda; via Veronica Ortu, la mitica maestrina che per 50 anni, fra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 tanto contribuì all’istruzione locale; via Sanna Oggiano (Francesco), avvocato e per due volte (1898 e 1907) sindaco di Osilo; via Sanna Tolu (Antonio, Osilo 1806-1880), dal 1843 arciprete della Collegiata di Osilo; via Giovanni Zirolia, avvocato, uomo di grande cultura, esperto di cose sarde, citato dallo stesso Enrico Besta. E infine, le vie e i vicoli dedicati ai benefattori dell’asilo infantile: Gavino Amadu, Vincenzo Bagedda, Giuliano Corda, Baingia Gaspa, Anna Maria Ledda, Nicolosa Manca, Antonio Marongiu, Baingio Nieddu, Salvatore Piliarvu, Giommaria Turra. Onore al merito dei giovani, dunque, che con il “Viario” hanno saputo dare uno spaccato davvero interessante della storia locale.

Mario Bonu