1. Largo Cernaia – Fiume di Crimea dove nel 1855 Piemontesi, Inglesi e Francesi sconfissero i Russi. Gli osilesi lo chiamano ancora Su balladorzu.

2. Largo Ferrante Aporti (San Martino dell’Argine, Mantova 1721 – Torino 1858). – Sacerdote e pedagogista. Seguace del Pestalozzi e del Romagnosi, creò in Italia gli asili infantili. Scrisse Gli elementi della pedagogia. Siamo nel rione Sas ercas.

3. Largo Trieste – Città simbolo dell’irredentismo italiano fino ai postumi della seconda guerra mondiale. Nel centro della piazza c’era su puttu cherosu.

17. Piazza Brundano – Arciprete della cattedrale di Sassari, prebendato di Osilo. Lasciò un legato con lo scopo di elargire un assegno in occasione del loro matrimonio a cinque giovinette povere che fossero orfane almeno di padre. Nel centro della piazza c’era un tempo su puttu ‘è piatta. Vi fu poi piantato un albero della libertà che era un olmo recentemente sostituito con un abete. In una cartolina la piazza con l’olmo è detta piazza delle erbe.

18. Piazza Chiesa – E’ la piazza di Santa Vittoria sulla quale si affaccia la chiesa intitolata alla santa del III secolo che dà il nome alla frazione. Sull’esempio dell’amica Anatolia, ella ruppe il fidanzamento per dedicarsi a una vita di maggiore perfezione. Le due poi morirono martiri perché cristiane.

19. Piazza De Gasperi Alcide (Pieve tesino 1881 – Sella di Valsugana 1954) – Deputato prima a Vienna e poi in Italia, dopo la marcia su Roma sostituì don Sturzo nella direzione del PPI che durante la resistenza ricostituì con il nome di Democrazia cristiana. Ministro dal 1944, fu presidente del consiglio dal 1945 al 1953. Firmò il trattato di pace nel 1947. Sostenitore dell’Alleanza atlantica e della Comunità europea, fu il primo presidente della CECA nel 1954. Gli osilesi continuano a chiamarla piazza Carceri perché un tempo c’era nel mezzo il carcere mandamentale.

20. Piazza della Parrocchia – Piazza antistante la chiesa parrocchiale di Osilo intitolata all’Immacolata Concezione.

21. Piazza della Repubblica – La repubblica è la forma di governo italiana dal 2 giugno 1946 quando con un referendum il popolo la predilesse alla monarchia. Gli osilesi continuano a chiamarla Rennu e ricordano che al centro c’era un tempo il pozzo di Rennu.

22. Piazza della Resistenza – Si intende per Resistenza la lotta di liberazione dal fascismo iniziata con il proclama dell’8 settembre 1943 e conclusa con la fine della seconda guerra mondiale. Gli osilesi continuano a chiamarla piazza delle scuole perché fiancheggia il vecchio palazzo scolastico e cominciano a chiamarla piazza del Comune perché quel palazzo ospita adesso il municipio.

23. Piazza di sopra – E’ la piazza di Santa Vittoria superiore alla piazza Chiesa.

24. Piazza Regina Elena (1873 – 1952) – Figlia di Nicola I re del Montenegro, sposò nel 1896 Vittorio Emanuele III re d’Italia. Per gli osilesi si tratta sempre della piazza del Rosario perché fiancheggia la chiesa intitolata all’omonima Madonna.

25. Piazza San Sebastiano – E’ la piazza popolarmente così chiamata dove sorgeva la chiesa dedicata al centurione fatto bersaglio di frecce al tempo di Diocleziano perché cristiano e dove ora sorge una statua che lo rappresenta, opera di Antonio Muredda. Ufficialmente è però un tratto di via Duca degli Abruzzi..

26. Piazza San Valentino – Piazza sulla quale si affacciava, quando c’era, una chiesetta dedicata al santo di origine umbra, vescovo di Terni e martire nel III secolo prima che diventasse protettore degli innamorati.

27. Piazza Santa Lucia – E’ la piazza che confina con la chiesetta dedicata alla giovane siracusana del IV secolo che ruppe il fidanzamento per rimanere vergine e che il fidanzato indispettito denunciò allora come cristiana al Procuratore romano il quale le fece cavare gli occhi e tagliare la gola.

28. Piazza Tola – Come per l’omonima piazza di Sassari non si specifica se a essere ricordato sia Pasquale (Sassari 1800 – 1874) autore del Dizionario biografico degli uomini illustri di Sardegna e di un Codice diplomatico di Sardegna o il fratello Efisio (1803 – 1833) che fu tenente di fanteria e fucilato come mazziniano dal suo stesso plotone. Siamo nel rione S’impiccadu.

29. Via Abozzi Michele – Avvocato, deputato di Sassari dal 1905 al 1921. Fece donazioni alla biblioteca comunale di Sassari. Leader dello schieramento clerico – moderato in provincia di Sassari. Il figlio Giuseppe fu membro della Costituente.

30. Via Adelasia – Come figlia di Mariano II ereditò il giudicato di Torres e come moglie di Ubaldo Visconti quello di Gallura. Nel 1236 infeudò però questi possessi alla Chiesa e, rimasta vedova, sposò Enzo figlio di Federico II. Enzo morì poi prigioniero dei bolognesi e lei confinata nel castello del Goceano o di Ardara. I due giudicati finirono con lei.

31. Via Amsicora – Il sardo pellita di Cornus che combatté i romani con un esercito formato da sardi e cartaginesi. Sconfitto nel 357 di Roma ma scampato alla strage, si uccise quando seppe che nella battaglia era caduto il figlio Iosto.

32. Via Angioy Giovanni Maria (Bono 1751 – Parigi 1808) – Come Alternos fu mandato nel 1796 dal marchese Filippo Vivalda viceré di Sardegna nel settentrione dell’isola dove c’era malcontento. L’Angioy riconobbe giustificato quel malcontento e mosse da Sassari verso Cagliari accompagnato dai deputati dei comuni. La marcia non proseguì però oltre Oristano perché l’Angioy fu sconfessato. Egli lasciò quindi la Sardegna e i suoi seguaci furono perseguitati come banditi.

33. Via Asilo infantile – Istituzione che si concretizzò per Osilo nella prima metà del ‘900 con la costruzione dell’apposito edificio intitolato alla Regina Elena. A molti che con lasciti hanno contribuito alle spese è stata intitolata una via o un vicolo. Nella parte più in basso e ripida della via c’erano gradini detti S’iscala ‘e su mastrigheddu.

34. Via Asproni Giorgio (Bitti 1808 – Roma 1876) – Rinunciò al canonicato per dedicarsi alla politica e fu deputato al Parlamento quasi ininterrottamente dal 1848 alla morte. Promosse l’inchiesta parlamentare del 1859 presieduta dal Depretis sulle condizioni delle miniere sarde. Fu direttore del Popolo d’Italia di Napoli. Lasciò un Diario in sette volumi.

35. Via Azuni Domenico Alberto (Sassari 1749 – Cagliari 1827) – Studioso di diritto commerciale e marittimo scrisse importanti opere sull’argomento invitatovi da Vittorio Amedeo III e da Napoleone.

36. Via Balbo Cesare (1762 – 1837) – Ministro torinese. Scrisse Meditazioni storiche, una Vita di Dante, un Sommario della storia d’Italia e soprattutto Delle speranze degli italiani dove, a differenza di Gioberti, vedeva nella monarchia sabauda, più che nel papa, la guida della futura confederazione. Fu il primo direttore del giornale Risorgimento

37. Via Baudi di Vesme Carlo (Cuneo 1809 – Torino 1877) – Presso Iglesias, nel cui collegio fu eletto deputato, acquistò terreni per un’azienda agricola e un oliveto. Divenne poi comproprietario e direttore della miniera di Monteponi. Da lui prende il nome Portovesme, il porto da lui voluto per l’esportazione del minerale. Scrisse intorno al 1848 per conto del governo piemontese Considerazioni politiche ed economiche sulle condizioni dell’isola dove dice che la Sardegna non era né spagnola né italiana ma “pretta sarda”. Pubblicò il Breve di Villa di Chiesa. Il rione che la via attraversa è detto ancora Corte reale.

38. Via Baylle Lodovico (Cagliari 1764 – 1834) – Direttore della biblioteca universale di Cagliari, studioso di questioni sarde e infaticabile ricercatore di documenti. Fu il primo a proporre la creazione di un museo di antichità e storia naturale a Cagliari nel 1790.

39. Via Brigata Sassari – Brigata a base regionale costituita alla fine del 1915 e distintasi nel corso della prima guerra mondiale.

40. Via Brusco Onnis Vincenzo (Cagliari 1822 – Milano 1888) – Scrisse il racconto Adelasia di Torres, il dramma Orfano, il romanzo Il falco e la colomba. Fu giornalista e in politica militò nelle file dei repubblicani.

41. Via Cagliari – Capoluogo della Regione sarda.

42. Via Cairoli – Famiglia di cinque eroi del risorgimento italiano tutti figli di Adelaide Bono. Benedetto fu deputato. Gli altri si chiamavano Enrico, Giovanni, Ernesto, Luigi e morirono combattendo.

43. Via Calatafimi – Località della Sicilia dove i Mille riportarono la prima vittoria sull’esercito borbonico e dove Garibaldi disse a Bixio “Qui si fa l’Italia o si muore”.

44. Via Campicello

45. Via Canalis Pietro – Nato a Osilo, fu professore d’igiene all’università di Genova e medico provinciale della stessa città. Il Liperi Tolu lo definisce “il più grande figlio della natia terra”.

46. Via Canonico Liperi – Si tratta di Liperi Tolu Francesco (Osilo 1862 – 1952), l’autore della monografia “Osilo”. Fu parroco di San Donato a Sassari, poi canonico parroco di San Nicola e infine decano del Capitolo turritano. A lui è pure intitolato il salone comunale di Osilo.

47. Via Carbonazzi Giovanni Antonio – Progettò la rete stradale della Sardegna che avrebbe dovuto raggiungere varie zone interne dell’isola e tutti i porti a loro volta collegati da una litoranea. Subito fu realizzata la Carlo Felice e molto a rilento il resto. Il rione che attraversa era detto S’ischiscionera.

48. Via Carru Ciriaco – Appuntato che con il carabiniere Walter Frau il 15 agosto 1995, essendo intervenuto per identificare il conducente di una betoniera che ostruiva la strada in località Ped’e Seleme nella piana di Chilivani, fu trucidato da alcuni banditi poi condannati all’ergastolo. Ai due è stata assegnata una medaglia d’oro al valor militare.

49. Via Castello – E’ la via che punta al castello dei Malaspina. Attraversa il rione che era detto Mesu iradas.

50. Via Cavour (Camillo Benso conte di) (Torino 1810 – 1861) – Come presidente del consiglio del regno di Sardegna fece il trattato del 1855 per il quale il Piemonte prese parte alla spedizione di Crimea. Nella successiva pace di Parigi sollevò la questione italiana. Perfezionò quindi a Plombière l’alleanza con Napoleone III che condusse alla seconda guerra d’indipendenza contro l’Austria. Deluso dall’armistizio di Villafranca si dimise ma poi ritornò alla presidenza e perfezionò l’unificazione italiana. Fu anche un buon economista. Sua la formula “libera Chiesa in libero Stato”.

51. Via Chiesa – E’ la provinciale sulla quale si affaccia la chiesa di San Lorenzo e che attraversa l’abitato dell’omonima frazione. Il santo, di origine spagnola, fu arcidiacono di Roma e fatto morire arrostito vivo su una graticola perché cristiano.

52. Via Crispo Antonio (Sassari 1811 – 1883) – Fu membro di molte accademie scientifiche d’Europa, professore all’università, letterato insigne, membro del circolo filologico fondato nel 1832. Gli sono dedicati a Sassari i portici tra piazza d’Italia e piazza Cavallino.

53. Via Custoza – Villaggio lombardo teatro di due battaglie (1848 e 1866) sfavorevoli a Carlo Alberto e all’esercito italiano.

54. Via D’Azeglio Massimo (Massimo Taparelli, marchese d’) (Torino 1798 – 1866) – Patriota del risorgimento, fu ferito gravemente a Vicenza. Sposò Giulia, la pronipote di Alessandro Manzoni. Redasse il Proclama di Moncalieri del 1849 essendo primo ministro. E’ autore, tra l’altro, del romanzo Ettore Fieramosca.

55. Via Deledda Grazia (Nuoro 1871 – Roma 1936) – Unico premio nobel sardo per la letteratura nel 1926. Celebri i romanzi Elias Portolu, Cenere, L’edera, Canne al vento, La madre, Cosima.

56. Via Dogali – Località dell’Eritrea dove la colonna De Cristoforis fu sconfitta e massacrata dai soldati di ras Alula nel 1887.

57. Via Doria Brancaleone – Di illustre famiglia genovese sposò Eleonora d’Arborea. Recatosi, alla morte di Ugone IV, in Aragona, ne ritornò con pretese del re più che con aiuti. Governò quindi accanto alla moglie e lottò al suo fianco per la conservazione del giudicato d’Arborea. Morto il loro figlio Mariano V, pretese succedergli ma gli si oppose Guglielmo visconte di Narbona che discendeva da Beatrice, ultima figlia di Mariano IV e sorella di Eleonora.

58. Via Duca degli Abruzzi (Madrid 1873 – Villaggio “Duca degli Abruzzi” 1937) – Si tratta di Luigi Amedeo figlio di Amedeo di Savoia che fu re di Spagna. Nel 1900 toccò la cima del Sant’Elia in Alaska, la seconda del nordamerica. Nel 1897 raggiunse con la baleniera Stella polare la latitudine 86° 34’ N. Nel 1909 arrivò a 7500 metri d’altezza nel Karakorum, altezza mai raggiunta dall’uomo fino allora. Fu comandante in capo delle forze navali durante la prima guerra mondiale. Morì nel villaggio “Duca degli Abruzzi” che è una colonia agricola da lui fondata in Somalia.

59. Via Duchi di Candia – Si parla di Baronia di Osilo da quando i Malaspina infeudarono i loro possedimenti in Sardegna al re d’Aragona dopo il 1297. Nel 1421 ne venne investito Bernardo di Centelles. Ne erano baroni i duchi di Candia e conti d’Oliva quando tra il 1836 e il 1842 lo Stato riscattò i vari feudi della Sardegna ponendo fine a tali istituzioni medioevali.

60. Via e Largo Marconi Guglielmo (Casso, Bologna 1874 – 1937) – E’ l’inventore del telegrafo senza fili. Ricevette il Nobel per le scienze fisiche nel 1909. Nel 1924 trasmise per la prima volta la voce umana.

61. Via Eleonora d’Arborea – Figlia di Mariano IV giudice d’Arborea, fu sposata al genovese Brancaleone Doria. Dopo che dagli arborensi, che volevano instaurare la repubblica, fu ucciso il fratello primogenito Ugone con l’unica figlia Benedetta, lei difese i diritti dei propri figli. Sedò così la rivolta ma dovette venire a patti con il re d’Aragona presso i quali Brancaleone si era venuto a trovare. Riuscì comunque a mantenere i suoi possessi fino alla morte avvenuta nel 1403 o 1404. Per il giudicato di Arborea promulgò nel 1395 la Carta de logu che è un codice di leggi poi esteso a tutta la Sardegna e che rimase in vigore fino alla promulgazione del Codice feliciano nel 1830.

62. Via Fara Giovanni Francesco (Sassari 1543 – Bosa 1591) – Il più antico storico della Sardegna e perciò detto Padre della storia sarda. Scrisse in latino quattro libri che intitolò De rebus sardois e due libri di Coreografia sarda. Solo il primo libro della storia fu pubblicato lui vivo. Gli altri furono scoperti e pubblicati due secoli dopo. La storia arriva al 1554. Divenne vescovo di Bosa nel 1590. Con un’estremità la via tocca il rione di Cuccuruddù.

63. Via Farina Antonio – Poeta improvvisatore nativo di Santa Vittoria. Nella prima gara pubblica svoltasi ad Ozieri nel settembre 1896 fu il secondo premiato. La figlia Maria fu un fenomeno raro di donna improvvisatrice.

64. Via Farini Luigi Carlo (Russi 1812 – Quarto 1866) – Dittatore a Mantova nel 1859, dopo l’impresa dei Mille fu nominato Luogotenente generale delle province meridionali. Fu anche presidente del consiglio.

65. Via Fonsa Giuseppe – Maestro, notaio e segretario di Osilo si adoperò con fervore alla costruzione dell’asilo infantile. Sostituisce la vecchia via Cimitero.

66. Via Fratelli Bandiera – Aderenti alla Giovane Italia, i fratelli Attilio ed Emilio Bandiera partirono da Corfù e sbarcarono in Calabria con l’intento di sollevare la popolazione ma furono arrestati e fucilati presso Cosenza nel 1844.

67. Via Frau Walter – Carabiniere che con l’appuntato Ciriaco Carru il 15 agosto 1995, essendo intervenuto per identificare il conducente di una betoniera che ostruiva la strada in località Ped’e Seleme nella piana di Chilivani, fu trucidato da alcuni banditi poi condannati all’ergastolo. Ai due è stata assegnata una medaglia d’oro al valor militare.

68. Via Garibaldi Giuseppe (Nizza 1807 – Caprera 1882) – Uno dei principali artefici dell’unificazione italiana. Condannato a morte in contumacia nel 1834, fugge in America dove veste con camice rosse una Legione italiana e combatte per l’Uruguay. Vi incontra Anita Ribeira che diventa la sua prima moglie. Nel 1848 ritorna in Italia e combatte in Lombardia e poi a Roma dove è nata una repubblica con a capo Mazzini. Ne fugge attraversando l’Emilia dove muore Anita. Si stabilisce quindi a New York. Ritorna nel 1854 e compra alcune terre a Caprera. Nel 1859 comanda i Cacciatori delle Alpi. E’ del 1860 la leggendaria spedizione dei Mille. Due anni dopo marcia dalla Calabria su Roma ma all’Aspromonte viene fermato dall’esercito regio e ferito alla gamba sinistra e al piede destro. Riprende le armi nel 1866 e all’ordine di fermarsi risponde brevemente Obbedisco. Tenta altre due volte la conquista di Roma. A Caprera si può visitare la casa dove morì.

69. Via Gioberti Vincenzo (Torino 1801 – 1852) – Filosofo e politico. Suoi il Primato degli Italiani e il Rinnovamento civile degli Italiani. Auspicava un’Italia federale con a capo il papa. I suoi seguaci furono detti neoguelfi.

70. Via Giovanni XXIII (Sotto il monte 1881 – Roma 1963) – Al secolo Angelo Roncalli. Fu nunzio apostolico a Parigi, poi patriarca di Venezia. Nel 1958 fu eletto papa succedendo a Pio XII. Convocò il Concilio Vaticano II. Celebri le sue encicliche Mater et magistra e Pacem in terris.

71. Via Gramsci Antonio (Ales 1891 – Roma 1937) – Segretario della sezione sardista torinese nel 1917, collaboratore dell’Avanti, direttore di Ordine nuovo, fonda il movimento dei Consigli di fabbrica. Dopo il congresso di Livorno (1921) aderisce al Partito comunista d’Italia. Deputato al parlamento è arrestato nel 1926 per le leggi fasciste e condannato a venti anni di carcere che trascorre a Turi, Formia e Roma dove muore. Lascia le Lettere dal carcere.

72. Via Gruppo chiesa – E’ la via che passa tra le case di San Lorenzo alto le quali non si affacciano sulla provinciale.

73. Via Iosto – Figlio di Amsicora. Combatté con il padre contro i romani e cadde in battaglia colpito dal centurione Ennio nel 357 di Roma.

74. Via Kennedy John Fitzgerald (1917 – 1964) – Uomo politico statunitense del partito democratico. Primo presidente cattolico degli USA eletto nel 1960. Lottò contro la discriminazione razziale e cercò la coesistenza pacifica con l’URSS. Volle invece essere intransigente durante la crisi cubana e nel Vietnam. Fu ucciso a Dallas nel Texas.

75. Via Lamarmora – Famiglia biellese. Alberto (1789 – 1863) è l’autore di un Viaggio in Sardegna dove visse a lungo e compilatore della Carta geodetica della Sardegna. Alessandro (1799 – 1855) istituì nel 1836 il corpo dei bersaglieri. Alfonso (1809 – 1878) suo fratello comandò il corpo di spedizione in Crimea. Per gli osilesi la via è sempre Carrela longa.

76. Via Ligios Matteo – Sindaco di Osilo nel 1908 e poi nominato cavaliere della corona d’Italia. Sostituisce la via Liperi Michela, una benefattrice dell’asilo infantile di Osilo ricordata nella lapide ivi murata e nel libro “Osilo” oltre che documentata in una mappa presente nel comune.

77. Via Lunga – E’ la via più lunga che attraversa l’abitato di Santa Vittoria.

78. Via Lungo valle – E’ la strada tra San Lorenzo alto e San Lorenzo valle che è pure detta Sentiero dei mulini.

79. Via Malaspina – Famiglia proveniente dalla Lunigiana. In Sardegna costruì prima il castello di Serravalle a Bosa e poi quello di Osilo. Celebri sono il Corrado e il Moruello ricordati da Dante Alighieri nella Divina commedia.

80. Via Mameli Goffredo (1827 – 1849) – Patriota e poeta genovese. Suo è il testo dell’inno nazionale Fratelli d’Italia composto nel 1947.

81. Via Manca Nicolosa – Una benefattrice dell’asilo infantile di Osilo ricordata nella lapide ivi murata.

82. Via Mannu Ignazio Francesco (Ozieri 1758 – Cagliari 1839) – E’ l’autore dell’Innu de su patriottu sardu a sos feudatarios stampato alla macchia in Corsica nel 1794 e subito diffuso nell’isola di Sardegna. Lo ritroviamo tra i compilatori del Codice feliciano.

83. Via Manunta – Il canonico Antonio (Osilo 1722 – 1787) fu vicario generale a Nocera Umbra e delegato a Torino della Collegiata di Osilo per ottenerne il riconoscimento legale. – Il nipote Gavino (Osilo 1790 – 1866) fu baccelliere e sindaco di Osilo dal 1848 al 1855 anno in cui fu deposto per decreto regio non avendo voluto firmare l’atto d’abolizione dell’Insigne Collegiata. – Il fratello di quest’ultimo Giovanni Maria fu generale dei Carabinieri. – Il canonico Antonio (Osilo 1776 – Cagliari 1867) ha donato al paese la sua casa che è stata il primo municipio si Osilo.

84. Via Marini Efisio (Cagliari 1835 – Napoli 1900) – L’uomo che pietrificava i cadaveri. Studiò medicina a Pisa e trovò un metodo di mummificazione che destò interesse in tutta Europa. Napoleone III lo insignì della Legion d’onore.

85. Via Marongiu Antonio – Un benefattore dell’asilo infantile di Osilo ricordato nella lapide ivi murata.

86. Via Marsala – Porto della Sicilia dove nel 1860 approdarono i Mille di Garibaldi partiti dallo scoglio di Quarto presso Genova.

87. Via Martini Pietro (Cagliari 1800 – 1866) – Scrisse carmi giovanili, una Storia ecclesiastica della Sardegna, una Storia della Sardegna dal 1799 al 1816, un Compendio della storia di Sardegna, una Bibliografia sarda.

88. Via Mazzini Giuseppe (Genova 1805 – Pisa 1872) – Lottò per realizzare un’Italia una, libera, indipendente, repubblicana. Per questo fondò la Giovane Italia. Notevole tra i suoi scritti I doveri dell’uomo.

89. Via Mentana – Villaggio del Lazio dove i garibaldini che nel 1867 tentavano la presa di Roma furono respinti dai francesi armati di charrepots.

90. Via Mercato – Via che fiancheggia il mercato civico di Osilo.

91. Via Migheli Antonio Domenico (Osilo 1843 – Oschiri 1910) – Poeta in lingua sarda. Autore de Sa briga ‘e sos santos e altre composizioni.

92. Via Ministro Bogino – Si tratta del piemontese Bogino Giovanni Battista Lorenzo che tenne dal 1759 al 1773 il Ministero per gli affari della Sardegna istituito da Carlo Emanuele III e promosse per l’isola molte riforme popolari e molte impopolari.

93. Via Montegranatico – E’ la via dalla quale si accede alla sede del monte granatico o monte frumentario di Osilo. Istituito nel 1776, fu soppresso nel 1866 e ricostituito nel 1908.

94. Via Moro Aldo (Maglie, Lecce 1916 – Roma 1978) – Ordinario di diritto penale all’università di Bari, fu presidente della Fuci e del movimento laureati cattolici. Deputato nel ’46, dette vita al primo ministero di centro sinistra (con la partecipazione diretta del Psi). Fu presidente di tre governi dal ’63 al ’68 e di altri due dal ’72 al ’76. Fu poi presidente della Dc. Il 16 marzo ’78 venne rapito da un commando delle Brigate rosse che lo uccise.

95. Via Nieddu Baingio – Un benefattore dell’asilo infantile di Osilo menzionato nella lapide ivi murata.

96. Via Nizza – Città già dei Savoia, poi ceduta alla Francia, dove nacque Giuseppe Garibaldi.

97. Via Nulvi – Paese limitrofo di Osilo. Ad esso conduce la via continuando la via Roma verso oriente.

98. Via Ortu Veronica – Aprì e tenne per circa cinquant’anni tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 presso la piazza Brundano una scuola privata che raccoglieva i bambini prima di venire ammessi alla scuola dell’obbligo. Forse però sostituisce Ortu Vittoria che è una benefattrice dell’asilo infantile di Osilo ricordata nella lapide ivi murata e nel libro “Osilo”.

99. Via Ottula – E’ la via di San Lorenzo che attraversa la regione omonima.

100. Via Padre Manzella (Soncino, Cremona 1855 – Sassari 1937) – Sacerdote missionario di San Vincenzo de Paoli, fondò le Suore del Getzemani e morì in odore di santità lasciando di sé tra la popolazione sarda un ricordo incancellabile.

101. Via Pirastreddu – E’ la via di San Lorenzo che attraversa la regione omonima.

102. Via Pirazzeddu – E’ la via di San Lorenzo che attraversa la regione omonima.

103. Via Porrino Ennio (Cagliari 1910 – Roma 1959) – Musicista. E’ autore di un dramma lirico in tre atti dal titolo I Shardana rappresentato al teatro Massimo di Cagliari nel 1960 un anno dopo la sua morte.

104. Via Principessa Iolanda – Figlia di Carlo VII re di Francia. Quando il marito Amedeo IX il Beato perse la ragione, assunse la reggenza dal 1469 al 1478 anno in cui morì. Fece costruire il castello di Moncalieri e numerosi ospedali.

105. Via Regina Margherita (Torino 1851 – Bordighera 1926) – Fu la prima regina d’Italia. Figlia di Ferdinando di Savoia duca di Genova, sposò il cugino Umberto I secondo re d’Italia e divenne madre di Vittorio Emanuele III.

106. Via Rennu – Via che conserva il nome che era della piazza della Repubblica e del pozzo che vi sorgeva. La parola indica probabilmente il centro del paese o una proprietà speciale dei marchesi Malaspina.

107. Via Roma – E’ la capitale d’Italia dal 1870. In essa risiede il Capo dello stato e si riunisce il Parlamento. Per gli osilesi è sempre Sa ‘ia manna.

108. Via Sa Sinna – E’ la via di Santa Vittoria che attraversa la regione omonima.

109. Via Saffi Aurelio (Forlì 1819 – 1890) – Patriota mazziniano, fu con Mazzini e Armellini triunviro della Repubblica romana nel 1849.

110. Via San Lorenzo – E’ la provinciale che attraversa la frazione di Santa Vittoria.

111. Via San Martino – Villaggio del mantovano non lontano da Solferino dove nel 1859 gli austriaci furono sconfitti da Vittorio Emanuele II alleato con Napoleone III. San Martino nacque in Pannonia, si arruolò nell’esercito romano e divise con un povero il suo mantello. Nel 370 fu consacrato vescovo di Tours. Dalla via si accede alla chiesetta di San Maurizio, ufficiale nel III secolo della legione Tebana composta di mille cristiani che si rifiutarono di sacrificare agli dei pagani e morirono tutti martiri per decimazioni successive.

112. Via Sanna Oggianu Francesco – Avvocato e due volte (1898 e 1907) sindaco di Osilo. Fece costruire la fontana oggi popolarmente chiamata S’Annozanu.

113. Via Sanna Tolu Antonio (Osilo 1806 – 1880) – Dal 1843 arciprete dell’insigne collegiata di Osilo. Fondò nel paese un noto Circolo di lettura e di conversazione dopo la sua morte intitolato al suo nome.

114. Via Santa Vittoria – E’ una via interna di Osilo con il nome di una frazione del comune di Osilo.

115. Via Sassalu – E’ riportato il nome del luogo dove sorge la chiesa di N.S. di Sassalu e dove risiedeva la popolazione dei Sassoli. Parte della via attraversa il rione di Sorighes.

116. Via Sassari – Capoluogo della provincia di cui fa parte Osilo. A Sassari conduce la via continuando la via Roma verso occidente.

117. Via Satta Sebastiano (Nuoro 1867 – 1914) – Avvocato e poeta in lingua italiana. Le raccolte di versi hanno per titolo Versi ribelli, Canti barbaricini, Canti del salto e della tanca. Sua è un’ode Primo maggio. Chiama Osilo “altrice di cavalli”.

118. Via Savoia – Località diventata della Francia nel 1860 e di cui furono conti i membri della dinastia che resse il Regno di Sardegna a cominciare dal 1720 e poi il Regno d’Italia fino al 1946.

119. Via Sella Quintino (1847 – 1884) – Ministro delle finanze redasse nel 1868 un’importante relazione sulle condizioni dell’industria mineraria in Sardegna come membro della commissione d’inchiesta presieduta da Agostino Depretis.

120. Via Siotto Pintor Giovanni (Cagliari 1805 – Torino 1882) – Magistrato, nove volte eletto a rappresentare la Sardegna nel Parlamento, scrittore politico, autore di una Storia letteraria della Sardegna e di una Storia civile dei popoli sardi.

121. Via Spano Giovanni (Ploaghe 1803 – Cagliari 1878) – Canonico, fondatore del Bollettino archeologico sardo, autore di un Vocabolario sardo-italiano e di una Grammatica logudorese, compilatore di raccolte di documenti della lingua e della letteratura popolare. Per le sue scoperte soprattutto sulla preistoria è detto Padre dell’archeologia isolana.

122. Via Spirito Santo – La terza persona della SS. Trinità alla quale è pure intitolata la chiesa più comunemente detta Babbu eternu. Nel passato era probabilmente la via più normale per arrivare alla chiesa.

123. Via Sulis Vincenzo (Cagliari 1746 – La Maddalena 1834) – Quando nel 1793 la flotta francese si presentò nella rada di Cagliari, egli si adoperò per respingerla. In seguito però cadde in disgrazia e nel 1799 fu arrestato e chiuso nella torre dello Sperone di Alghero. Liberato nel 1821, si stabilì nell’isola della Maddalena dove scrisse una sua Vita.

124. Via Torino – Capoluogo del Piemonte. A lungo capitale del Regno di Sardegna fu poi la prima capitale del Regno d’Italia.

125. Via Turra Giommaria – Un benefattore dell’asilo infantile di Osilo ricordato nella lapide ivi murata.

126. Via Tuveri Giovanni Battista (Collinas 1815 – 1887) – Politico e filosofo. Deputato al Parlamento dal 1848 al 1857. Scrisse Del diritto dell’uomo alla distruzione dei cattivi governi.

127. Via Umberto – Certamente il I (1844 – 1900), figlio di Vittorio Emanuele II e secondo re d’Italia dal 1878 alla morte. Sposò la cugina Margherita di Savoia. Fu ucciso a Monza con una revolverata dall’anarchico Bresci. Per gli osilesi la via continua a essere S’istradone ‘e mesu.

128. Via Valle San Lorenzo – E’ la provinciale che attraversa San Lorenzo valle.

129. Via Verdi Giuseppe (Bussetto 1813 – 1901) – Musicista autore di melodrammi quali I Lombardi, Ernani, Rigoletto, Trovatore, Traviata, Ballo in maschera, Don Carlos, Aida, Otello, Falstaff. Celebre l’aria Va pensiero.

130. Via Vittorio Emanuele – Parrebbe ovvio che si tratti del II (1800 – 1878) il quale fu re di Sardegna dal 1848 in seguito all’abdicazione del padre Carlo Alberto e poi il primo re d’Italia dal 1861 alla morte. Per le sue qualità fu chiamato re galantuomo. Il Liperi Tolu riporta però che si tratta del III (Napoli 1869 – Alessandria d’Egitto 1947) il quale fu re d’Italia dal 1900 al 1946 quando abdicò in favore di Umberto II.

131. Via Volturno – Fiume della Campania dove si arrestò l’armata garibaldina vittoriosa sui Borboni in attesa dell’esercito regio con Vittorio Emanuele II e Cavour.

132. Via XX Settembre – Data in cui un corpo di bersaglieri penetrò a Roma nel 1870 attraverso la breccia di Porta Pia. Roma divenne così capitale d’Italia.

133. Via XXV aprile – Giorno in cui nel 1945 il Comitato di liberazione nazionale lanciò l’ordine d’insurrezione generale contro i tedeschi in ritirata. Entro la fine dello stesso mese morirono Mussolini e Hitler. In questa data l’Italia festeggia la liberazione.

134. Via Zirulia Giovanni – Avvocato colto e studioso di cose sarde tanto da essere citato da E. Besta. Ha scritto la prefazione all’”Osilo” del canonico Liperi Tolu. Fu consigliere provinciale.

135. Viale Sant’Antonio – E’ la via che conduce al colle omonimo con la chiesetta dedicata al francescano di Padova originario del Portogallo.

136. Vico Amadu Gavino – Probabile benefattore dell’asilo infantile di Osilo non menzionato nella lapide ivi murata.

137. Vico Bagedda Vincenzo – Un benefattore dell’asilo infantile di Osilo ricordato nella lapide ivi murata.

138. Vico Corda Giuliano – Un benefattore dell’asilo infantile di Osilo ricordato nella lapide ivi murata.

139. Vico Gaspa Baingia – Una benefattrice dell’asilo infantile di Osilo ricordata nella lapide ivi murata.

140. Vico Ledda Anna Maria – Una benefattrice dell’asilo infantile di Osilo ricordata nella lapide ivi murata.

141. Vico Piliarvu Salvatore – Probabile benefattore dell’asilo infantile di Osilo non menzionato nella lapide ivi murata.

142. Vico Sturzo Luigi (Caltagirone 1871 – Roma 1959) – Sacerdote e uomo politico fu nel 1919 tra i fondatori del Partito popolare italiano il cui programma si fondava sulla dottrina sociale di Leone XIII. Schieratosi contro Mussolini, si rifugiò a Londra e poi a New York. Nel 1953 fu nominato senatore a vita.

143. Vico Virdis Maria – Una benefattrice dell’asilo infantile di Osilo ricordata nella lapide ivi murata.